domenica 28 ottobre 2012

Beretta: un nome una garanzia


Nel settore del riscaldamento senza dubbio uno dei nomi che spicca particolarmente in quanto ad affidabilità ed esperienza è Beretta. Le caldaie Beretta sono da sempre il simbolo della qualità, un obiettivo raggiunto e mantenuto costante sia dall’inizio della storia del brand.
La beretta risale al 1950, ma inizialmente era un’azienda metalmeccanica terzista, ruolo che ha mantenuto fino al 1969 quando avvia la produzione con il proprio marchio di caldaie a basamento per il riscaldamento unifamiliare a gasolio e kerosene.
Per l’epoca quest’idea si rivelò assolutamente innovativa, tanto che da li il marchio inizio a fare strada nella produzione di caldaie.
La seconda svolta importante fu nel 1973 quando la Beretta diviene la prima azienda italiana a produrre caldaie murali a gas, una fonte energetica ideale per l’epoca quando c’era la crisi petrolifera.
Col passare degli anni la Beretta ha continuato a fare strada e ad affermarsi con i suoi prodotti diventando un vero e proprio punto di riferimento per il settore del riscaldamento.
La ricerca e l’innovazione sono sempre stati i maggiori punti di forza del marchio Beretta, stupendo sempre con invenzioni nuove e all’avanguardia capaci di andare incontro alle esigenze dei clienti in quanto a prestazioni e risparmio.
Ancora oggi la Beretta continua ad affrontare nuove sfide con la stessa dedizione degli inizi al fine di restare uno dei brand leader del settore specie per la soddisfazione dei clienti.

mercoledì 19 settembre 2012

Caldaie: quali sono le più convenienti

Quando si acquista una caldaia bisogna fare una scelta ben ponderata in quanto è un investimento a lungo termine sia che si tratti di un singolo appartamento che di un intero condominio.
La domanda che ci viene più spontaneo porci è “che marchio devo scegliere?” “una caldaia beretta, una vaillant, una ferroli…?”, ma in realtà le domande da porci sono ben altre ovvero “che tipo di caldaia comprare?”.
Prima di tutto dobbiamo stabilire se parliamo di piccoli o grandi condomini in quanto per i primi si può optare una soluzione autonoma mentre per i secondi meglio un sistema centralizzato, soprattutto considerando che al giorno d’oggi questi consentono di conteggiare anche i consumi dei singoli condomini.
Stabilito ciò dobbiamo decidere una cosa importantissima che riguarda il risparmio.
Quando parliamo di risparmio abbiamo una duplice possibilità ovvero quella di risparmiare sul momento acquistando una caldaia che costa meno, oppure risparmiare a lungo termine comprando un prodotto che costa di più ma che consente di risparmiare in quanto a consumi, salvaguardare l’ambiente e dunque non solo recuperare l’investimento iniziale ma anche guadagnare con il passare degli anni.
Senza dubbio la scelta più indicata è la seconda e per risparmiare dobbiamo indubbiamente scegliere una caldaia con combustibile a gas metano.
Il gas metano è diventato uno dei combustibili più utilizzati sia per il risparmio economico che per l’ambiente ma ciò non vuol dire che non abbia alcun impatto su quest’ultimo.

martedì 11 settembre 2012

Come affittare una casa vacanze online in tutta sicurezza

Nonostante sembra che l’estate sia finita ci sono alcune località dove invece è ancora possibile trascorrere una settimana al mare a rilassarsi sulle spiagge dorate e a prendere un’invidiabile tintarella.
Se è vero che a settembre le vacanze costano meno, è anche vero che c’è chi all’hotel continua a preferire le case vacanze, e le ragioni sono del tutto soggettive.
Ma come fare per trovare una casa su internet e prenotarla in tutta tranquillità?
Prima di tutto possiamo rivolgerci ai siti più famosi che si occupano appunto del fitto di case vacanze nel mondo, oppure se non ci sono immobili a disposizione che facciano al caso nostro possiamo scegliere di fare una ricerca su google.
Qualche volta potrebbe convenire cercare direttamente nella lingua del paese in cui dobbiamo andare in modo da ottenere direttamente qualche annuncio privato o magari scovare qualche altro sito che non riporta la versione italiana.
Ma attenzione agli annunci privati o ai siti che scegliamo in quanto non sempre siamo tutelati da eventuali truffe. Si perché potrebbe capitare di trovare la casa che desideriamo vicino al mare, magari con climatizzatori, piscina e quant’altro, pagare l’anticipo o la somma intera e scoprire poi sul posto che la casa non esiste e che siamo stati truffati. Allora come possiamo tutelarci?
Prima di tutto prediligiamo come metodo di pagamento il bonifico bancario piuttosto che la carta di credito in quanto otteniamo almeno un nome da denunciare in caso di truffa.
Facciamoci indicare l’indirizzo preciso e controlliamo su google map se la casa esiste.
Cerchiamo di prenotare su siti che ti danno qualche forma di tutela o garanzia in caso di truffa.
Facciamoci dare il nome dell’intestatario, il numero e tutti i dati possibili e cerchiamo di verificare in qualche modo se esistono.

giovedì 2 agosto 2012

Le differenze tra piano cottura a gas e radiante

Sebbene nelle nostre case i piani cottura siano quasi tutti a gas, c’è da prendere in considerazione al momento dell’acquisto di uno nuovo le altre tipologie con tanto di pro e contro.
Vediamo dunque insieme le differenze tra le varie tipologie.
Il piano cottura a gas è come detto uno dei più diffusi in commercio tuttavia risulta anche essere tra i meno efficaci in quanto ha una potenza pari al 40% ma una dispersione di energia pari al 60%.
I vantaggi principali sono senza dubbio il prezzo, il fatto che possiamo utilizzarli anche se manca la corrente e che è adatto a tutti i tipi di pentole. Tuttavia ci sono molti contro primo tra tutti la pericolosità in caso di perdite di gas, poi il pericolo ustioni, la difficoltà di pulizia.
La seconda tipologia di piano cottura è radiante ovvero il riscaldamento tramite elettricità una resistenza di forma circolare concentrica che si trova su un piano in vetroceramica. La spesa per la corrente dipende naturalmente dall’intensità di calore di cui si usufruisce. I vantaggi di questa tipologia è che non esistono rischi con il gas, la pentola non può ribaltarsi in quanto si tratta di una superficie piana. Gli svantaggi riguardano il costo di acquisto, i costi di gestione e il rischio di lasciare acceso il fornello senza accorgersene.

Storia dell’albo gestore rifiuti

L’albo Gestore rifiuti fu costituito presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare a seguito del decreto legislativo 5 febbraio 1997. Presso l’albo dovevano iscriversi tutte le imprese che si occupavano della raccolta e smaltimento rifiuti sia a titolo professionale che per conto di terzi che potevano essere commercianti o intermediari.
L’albo gestore rifiuti è articolato in un comitato nazionale che ha la sede sempre presso il ministero, e che ha come funzione l’indirizzo e il coordinamento delle attività delle sezioni regionali le quali invece risiedono presso le camere di commercio dei capolouoghi. In base all'articolo 30 del D.Lgs 22/97, tutte le imorese che facevano parte del settore dei rifiuti avevano l’obbligo di iscriversi all’albo. La durata dell’iscrizione è di 5 anni e richiede una garanzia finanziaria che ha come scopo quello di rimborsare lo stato in caso di danni di varia entità. In un certo senso possiamo dire che l’albo abbia il compito di assicurarsi che le imprese impegnate nella raccolta e smaltimento rifiuti abbiano idoneità tecnica e capacità finanziaria. In seguito con la riforma delle norme in materia di gestione dei rifiuti, l'articolo 212 del decreto legislativo 152/06 è stato istituito l’albo nazionale gestori ambientali che va a sostituire quello precedente.
Con l’istituzione del nuovo albo sono state aggiunte nuove funzioni a quest’ultimo sempre in funzione di un miglioramento e maggiore controllo delle imprese di settore.

domenica 22 luglio 2012

Che cos’è l’albo gestori ambientali

L’albo dei gestori ambientali non è altri che il successore dell’albo gestore rifiuti istituito dal Ministero dell’ambiente a tutela del territorio del mare. L’albo in questione ha la sede fissata presso le camere di commercio di ogni singolo capoluogo.
In sostanza a questo albo fanno capo tutte le imprese che si occupano della gestione rifiuti, imprese che hanno appunto l’obbligo d’iscrizione presso quest’ultimo.
Dunque possiamo dire che l’iscrizione all’albo gestori ambientali sia richiesta per tutte le imprese che svolgono un’attività nella raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi, che si occupano dell’intermediazione dei rifiuti, la gestione degli impianti di smaltimento, la bonifica di siti e così via.
Per ottenere il consenso all’iscrizione all’albo è necessario che le imprese all’atto d’iscrizione presentino delle garanzie finanziarie necessario allo stato per tutelarsi in caso di danni.
Sostanzialmente si parla dunque di polizze che assicurano lo Stato che l’azienda in questione svolgerà l’attività a cui è addetta secondo le norme stabilite. Attraverso questa polizza dunque lo stato può tutelarsi in caso si verifichino danni di varia entità.
Ma non finisce qui perché a questo tipo di polizza si va ad aggiungere un’altra che invece copre la vera e propria attività svolta dall’azienda, questo modo si ha la certezza di avere disponibilità di immediata liquidità in caso sia necessario un risarcimento allo Stato per eventuali danni.

mercoledì 11 luglio 2012

Condizionatori le varie tipologie

Con il caldo che stiamo soffrendo quest’anno parlare di condizionatori e quasi un obbligo per sopravvivere all’afa ed ecco perché è necessario attrezzarsi quanto prima con il prodotto che possa fare al caso nostro tra i tanti disponibili nei negozi come questo.

Tuttavia non sempre sappiamo bene quale condizionatore possa essere adatto alle nostre esigenze e per tale ragione dobbiamo prima di tutto distinguere le varie tipologie disponibili.

Tra le varie tipologie possiamo distonguerne 4 essenziali ovvero quelli portatili, multisplit, monosplit e split canalizzabili.

I condizionatori portatili sono naturalmente quelli più comodi da utilizzare in quanto possono essere spostati da una stanza all’altra ma naturalmente hanno i loro svantaggi in quanto prima di tutto non raggiungono la stessa potenza di quelli normali, seconda cosa sono abbastanza rumorosi e terzo richiedono che comunque ci sia un minimo di passaggio d’aria il che richiede dunque di lasciare le finestre socchiuse.

I condizionatori split invece sono quelli installati internamente all’ambiente da raffreddare, che offrono uno scambio termico con l’aria dell’ambiente servito.

Solitamente i condizionatori split hanno la funzione di riscaldamento nelle stagioni fredde, in più sono particolarmente silenziosi e presentano vari tipi di design.

Si parla di condizionatori multisplit invece quando troviamo sistemi che raffreddano più ambienti facendo capo ad un unico motore esterno.

Questo non solo può essere comodo per una questione di spazi ma riduce anche il costo di installazione.